«Le Templiers sont parmi nous» scriveva il noto e controverso scrittore francese Gérard De Sède, «i Templari sono fra di noi», e ancora qui tra noi possiamo trovare "frammenti" della loro presenza. Perché i monaci guerrieri non furono presenti solo in Terra Santa o in Francia, ma per almeno due secoli stanziarono sulla più grande arteria viaria dell'Italia, la via Emilia, proteggendola e portando in quei territori le straordinarie conoscenze che avevano acquisito in oriente. Alberto Cavazzoli, esperto di esoterismo e leggende medioevali, ci guida alla scoperta di quanto ancora rimane dei luoghi templari emiliani: resti di commende, magioni, ospitali e chiese che, a dispetto della damnatio memoriae che colpì l'ordine, si scoprono nelle città oppure abbandonati nelle campagne.