Durante la Seconda guerra mondiale, i Kamikaze erano i piloti giapponesi che compivano azioni suicide lanciandosi a bordo dei propri aerei carichi di bombe contro le unità navali nemiche. Questi aviatori erano considerati veri e propri missili umani. La breve storia di questo corpo militare si svolse in soli dieci mesi, gli ultimi della guerra tra Giappone e Stati Uniti. È di grande interesse comprendere le motivazioni alla base della creazione dei Kamikaze e le figure coinvolte: come è stato possibile concepire un'istituzione simile? Ferdinando Castro cerca di rispondere a questa domanda analizzando e spiegando come tale idea abbia preso forma e sia stata accettata dall'opinione pubblica e dai leader giapponesi, risalendo al "codice del guerriero". Egli si avvale dei diari e delle memorie degli alti ufficiali giapponesi e americani, nonché di numerosi documenti di guerra provenienti dalle due nazioni.