Le prose di Mario Carli, oggetto della nostra proposta editoriale, nascono da quella stagione aggrovigliata di aspirazioni di palingenesi sociale e istanze rivoluzionarie che è il diciannovismo nella politica italiana. Testimoniano l'adesione alle ragioni della guerra da parte del più eversivo dei futuristi e costituiscono un memoriale in presa diretta dell'Italia nuova che vive nelle aspirazioni dei legionari dannunziani a Fiume. La parabola guerresca di Carli è compendiata in "Addio, mia sigaretta!" (1919), edito qui per la prima volta dopo la pubblicazione originale, e si completa con gli scritti sulla partecipazione all'impresa umana che compaiono in "Con d'Annunzio a Fiume" (1920). Queste prose dipanano il fil rouge che unisce arditismo, futurismo e umanesimo.