Per conoscere la più grande prova di coesione realizzata dagli italiani, che portò a sconfiggere uno degli eserciti europei più potenti e contro il quale si erano combattute le tre guerre per l'unità d'Italia, ci si deve liberare delle letture ideologiche e delle leggende. La "leggenda di Caporetto" è stata confutata dal racconto delle sette grandi battaglie della ritirata. Rimane la leggenda secondo cui Cadorna e i generali non avrebbero avuto alcun riguardo per la vita dei loro soldati. Questo libro, frutto di una decennale ricerca d'archivio, racconta senza remore le disposizioni e le contromisure prese per tentare di attenuare la durezza di quella guerra di trincea, comune ad ogni esercito europeo, che dovettero affrontare i soldati italiani di ogni ceto e regione che per la prima volta sentirono di far parte di una patria comune. Immane sacrificio collettivo che ogni cittadino vede oggi ricordato dalle lapidi sulle facciate dei municipi, e dai monumenti ai caduti, luoghi della memoria che se non suffragati dalla conoscenza della storia, diventano muti e i cittadini caduti eroicamente "vittime di un'inutile strage". Solo la conoscenza della realtà può evitare la perdita di una salvifica memoria collettiva. Prefazione di Paolo Gaspari.