La leggendaria biblioteca di Alessandria, con i suoi 700.000 rotoli di papiro, fu l'orgoglio della dinastia dei Tolomei, custodi dell'immenso patrimonio letterario, filosofico, scientifico, religioso greco ed egizio. L'ambizione era quella di «raccogliere ad Alessandria i libri di tutti i popoli della terra», chiedendo a sovrani stranieri di inviare le opere dei loro autori, ordinando ai copisti di riprodurre i papiri trovati sulle navi che facevano scalo ad Alessandria, traducendo in greco le opere straniere. Ma la fama della biblioteca è dovuta, oltre che alla sua sterminata collezione, alle leggende che circolarono sin dall'antichità intorno alla sua distruzione. Fu davvero Cesare, nel 48 a.C., a ridurre in cenere la biblioteca; oppure fu il califfo Omar, nel 640 d.C., in seguito alla conquista della città? Attraverso i documenti e le labili tracce del passato remoto Canfora conduce il lettore dentro l'officina del filologo scoprendo le passioni umane dietro enigmi che sembrano semplicemente sepolti dalle rovine delle piramidi del tempo.