Il libro ricostruisce una vicenda poco conosciuta: l'arrivo in Italia di migliaia di esuli moriscos, discendenti di origine arabo-musulmana, da secoli insediati nella penisola iberica, battezzati a seguito della Reconquista cristiana (1492), sovente accusati di cripto-islamismo e tradimento della patria, infine espulsi e deportati dalla Spagna (1609-1614). Quali sono gli ostacoli incontrati dai rifugiati nel cammino dell'esodo? Quale il comportamento delle autorità di fronte agli sbarchi? E in che termini i profughi hanno interagito con le popolazioni locali? Domande attuali poste a problemi antichi che l'Italia, nella sua frammentazione politica, ha vissuto già in altre occasioni.