In tempi recenti, le proposte di revoca delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini hanno sempre più frequentemente originato discussioni all'interno dei consigli comunali italiani e sulla stampa nazionale, inserendosi in un più ampio dibattito sulla memoria del fascismo e sollecitando riflessioni nelle comunità locali e nella società civile. Frutto di un'accurata ricerca d'archivio, il volume mira a riassumere i principali aspetti di tale discussione, ma anche, e soprattutto, a ricostruire la storia delle cittadinanze mussoliniane, delineandone le motivazioni e ponendone in evidenza la funzione. Inserite nel contesto dell'Italia del 1923-1924, le onorificenze furono il risultato di un'operazione politica diretta dai vertici del Partito nazionale fascista con l'obiettivo di accrescere il consenso popolare attorno al nascente regime, ponendo, al contempo, le basi per la costruzione del culto personale del dittatore.