Il volume ricostruisce la storia dei rapporti transatlantici nel lungo Novecento e affronta, in particolare, due questioni principali. La prima ruota attorno allo sviluppo di Atlantica, emersa come comunità politica e di sicurezza a partire dal secondo dopoguerra, e solleva interrogativi sulla natura e sulle manifestazioni della potenza americana in Europa occidentale. La seconda riguarda la dialettica fra relazioni transatlantiche e cooperazione europea. Nell'indagare la tensione fra atlantismo ed europeismo, l'autrice illustra quanto questi disegni siano stati indipendenti, convergenti o antagonisti. Infine, il libro apre una finestra sul presente, sulle contraddizioni del cosiddetto ordine "neoliberale" e sulla contestazione dei suoi tre pilastri fondamentali: democrazia, capitalismo deregolamentato e internazionalismo cosmopolita.