Il secondo dopoguerra ha rappresentato un periodo di transizione caratterizzato da conflitti e da forti contraddizioni, spesso mitigati da una rassicurante narrazione pubblica, volta ad esaltare la dirompente ascesa del processo democratico. Attraverso le vicende personali di importanti esponenti del partigianato carrarese e l'analisi di episodi residuali di violenza politica derivati dalla guerra e dal nuovo turbolento contesto sociale, avvenuti tra il 1946 e il 1953, vengono ripercorse le tappe forzate del processo di integrazione degli ex combattenti nelle maglie del nuovo Stato. Un viaggio all'interno di una vicenda complessa, alimentata da aspri conflitti, che intreccia una dimensione squisitamente locale con i fili di una storia globale. Una narrazione che vuole mettere in luce le tensioni, le incongruenze, le aspettative e la complessità dei comportamenti, che hanno alimentato la nostra democrazia fin dai suoi primissimi giorni, guardando con interesse ai processi di elaborazione delle memorie, che si sono saldate negli anni del post-Liberazione.