Il XX secolo, liquidato frettolosamente come il "secolo breve", è stato sicuramente un periodo da dimenticare: due guerre mondiali, guerre coloniali, Olocausto, Guerra Fredda, nascita del terrorismo, genocidio balcanico. Ma è stato anche il secolo della globalizzazione, il magico momento storico della conquista dello spazio, la nascita e la fine di terribili dittature come il nazifascismo e l'implosione dell'Unione Sovietica. Da tutto ciò è uscito il secondo "secolo breve", quello che stiamo vivendo iniziato con l'attentato alle Torre Gemelle di New York e che è continuato con le "primavere arabe" per poi sfociare nel conflitto russo-ucraino del 2022. Perché parlare di un secondo "secolo breve"? In realtà il 1900 non è finito il 31 dicembre 1999, ma è continuato nell'anno 2000. Ora stiamo assistendo a nuovi conflitti combattuti come quelli del secolo scorso con armi nuove tecnologicamente più avanzate. In realtà nulla è cambiato. Lo scenario attuale è simile a quello dei tempi passati. Una volta spuntate le armi e distrutto tutto quello che si può distruggere, sono gli stessi "Signori della guerra" a proporsi come portatori di pace. Ecco il trasformismo: da "Signori della guerra" a "Signori della pace". I carnefici diventano vittime e le vittime diventano carnefici.