Con la globalizzazione e la conseguente crescita dell'interdipendenza transnazionale si è assistito all'emergere di una pluralità di attori politici non statuali sempre più in grado di condizionare il potere degli Stati, fino addirittura a metterne in discussione molte delle funzioni, veicolando l'idea che la sovranità territoriale dello Stato sia un retaggio del passato. Eppure, miliardi di individui continuano a trovare nello Stato il riferimento politico, economico e culturale della convivenza sociale. Per una parte di loro, però, la statualità rappresenta ancora un traguardo lontano: è il caso della Palestina, l'ultima questione coloniale che non si è risolta con la nascita di uno Stato. Dopo aver ricostruito le principali tappe del "Processo di pace", Rosalba Belmonte esamina le dinamiche sociopolitiche che hanno interessato il territorio palestinese a partire dall'istituzione dell'Autorità Nazionale Palestinese, per poi soffermarsi con un'ampia e documentata analisi sui fattori che ostacolano la nascita di uno Stato in grado di governare autonomamente i Territori palestinesi occupati e che hanno trasformato in un'astrazione retorica la formula - continuamente rilanciata, ma ormai irrealistica - "due popoli, due Stati".