Il volume presenta una ricostruzione della storia della Grecia del V secolo nella prospettiva degli equilibri geopolitici. Dopo aver sinteticamente tratteggiato la fase epocale delle guerre persiane (499-478), si concentra sugli anni dal 478 al 404, caratterizzati dal bipolarismo Atene/Sparta, che garantì una relativa stabilità alla Grecia tra 478 e 431, e ripercorre, infine, le vicende che da una situazione di "guerra fredda" portarono a quello che può essere considerato un conflitto globale, la guerra del Peloponneso. Il testo mette in luce gli assetti che il mondo greco si diede per garantirsi l'egemonia e individua gli elementi di crisi di questi assetti, come il fallimento dell'imperialismo e il ruolo crescente delle cosiddette "terze forze".