«Ma chi mi spiegherà tutti questi eunuchi? Non dubito che ci sia una ragione, segreta e profonda, per la presenza quasi obbligata di questi personaggi così crudelmente separati da molte cose e in un certo senso da se stessi» (Paul Valéry). Rifacendosi a una intuizione di Max Weber sul fondamentale ruolo svolto dagli eunuchi, Marzio Barbagli racconta la storia di questi uomini nei tre continenti - Europa, Asia e Africa - dove sono esistiti per tremila anni, delle forme di castrazione subite e delle norme che hanno tentato di regolarle, delle funzioni da essi svolte, dei loro successi e delle loro sventure, delle loro famiglie e dei loro amori. Questo libro cerca di dare una risposta a tre grandi gruppi di interrogativi. Perché, per quanto disprezzati, molti di loro hanno conosciuto una forte e inaspettata mobilità sociale ascendente, sono diventati potenti e ricchi, sono stati, lusingati, adulati e molto amati? La loro presenza ha costituito una grande sfida, la prima nella storia dell'umanità, alla concezione binaria del genere: come hanno risposto a questa sfida i medici, i teologi, i legislatori delle diverse civiltà? Che rapporto vi è stato fra la castrazione e le altre forme di violenza individuali e collettive?