I vichinghi, conosciuti come "barbari e razziatori" venuti dal Nord, vengono comunemente associati a uomini dai tratti demoniaci e spaventosi, con lunghe barbe rosse, abiti scuri in pelle di lupo, elmi e armi terribili, in particolar modo spade affilate e lunghe asce a due mani... tutti elementi nati per incutere timore. Per poter comprendere al meglio chi furono i vichinghi, oggi iper-rappresentati nel cinema, nelle serie TV, in romanzi e videogiochi, l'autore risponde ad alcune essenziali domande: Qual è il vero significato del termine "Vichingo"? Da dove trae le sue origini? Si riferisce a una popolazione o racchiude in sé un significato più complesso e profondo di quanto si possa immaginare? Un volume che partendo dall'analisi linguistica e dall'etimologia della parola "vichingo" ne ricostruisce la nascita e l'evoluzione culturale tra varie popolazioni scandinave imparentate con gli Angli e con i Sassoni, vissute nei gelidi fiordi della Norvegia e nelle isole della Danimarca, pagani, abili navigatori e sublimi guerrieri. Un'attenzione particolare è dedicata al racconto della "Grande armata pagana", formata da straordinari esploratori di terre sconosciute, e alle figure mitiche di condottieri e personaggi entrati ormai nell'immaginario collettivo come Ragnar Lothbrok.