La grande carta del territorio veronese detta "dell'Almagià" (dal nome del geografo che per primo la studiò, nel 1923), costituisce uno dei più importanti monumenti cartografici "locali" del Quattrocento italiano. Realizzata su pergamena, raffigura la città di Verona e il suo territorio con le zone immediatamente circostanti: il lago di Garda, il Trentino meridionale, una parte del Mantovano. Fu voluta dal governo veneziano dopo il 1460 in un momento nel quale la Serenissima si stava rendendo conto che occorreva "conoscere" sino in fondo un territorio, per "governarlo" in modo efficace e per provvedere alla sua difesa. Gli elementi che caratterizzano il contesto geografico (montagne, corsi d'acqua, laghi, paludi, boschi) sono riprodotti con grande suggestione pittorica. Con altrettanta cura sono raffigurati nel paesaggio tutti i segni della presenza umana: il sistema delle strade, le fortificazioni, i borghi e i villaggi e inoltre, con grande ricchezza di particolari, la città di Verona.