100 anni di Righi. 100 anni di cuori pulsanti, amicizie inviolabili ed eterne, amori di un giorno e di una vita, paure, voti, soddisfazioni, promozioni, bocciature, successi sportivi, compiti in classe di matematica, interrogazioni alla lavagna col gessetto o alla lavagna interattiva, pagelle, versioni di latino, ricreazioni, libri, panini e caffè al bar. Perché possono essere cambiate tante cose dal 1923 ad oggi: le mode, i programmi scolastici, le regole, le materie, gli oggetti della vita quotidiana in classe, i giudizi della prova finale, i banchi e le sedie, i bagni e le palestre, i laboratori scientifici e la sala insegnanti, i professori e i presidi, ma non certo le emozioni e le prove della vita che hanno accompagnato qualunque studente abbia frequentato il nostro liceo concludendovi il suo percorso di studi superiori (con la necessaria maturità, almeno sulla carta). Una moltitudine variegata, ma uniforme; multi-generazionale, ma coesa. Più di ventimila fra ragazze e ragazzi, stretti sotto un unico denominatore: l'essere, oggi e ieri, avantieri come domani, 100 anni fa come fra 100 anni sempre comunque una "Righina" o un "Righino".