Turisti per caso illustra, in senso storico, il tema del viaggio in Italia da parte dei migranti e dei loro figli e nipoti, mostrando come il ritorno nel paese d'origine sia parte integrante dei processi migratori. Effettuando una riflessione approfondita sulle visite in Italia dei discendenti di secoli di migrazioni inserisce, quindi, un tassello importante che ci aiuta ad approfondire il discorso sulle identità della diaspora. Turisti per caso, oltre alla disamina sui viaggi nel passato, mostra come per le nuove mobilità non si tratti di un'esperienza turistica, bensì di percorsi intrinseci alle odierne forme di spostamenti frequenti, rapidi e fluidi, per molti ascrivibili agli sforzi di tenere in piedi famiglie sempre più transnazionali ed esogamiche, mentre i viaggi dei discendenti sono dettati dagli affetti e dai ricordi familiari. Ciò che oggi chiamiamo 'turismo delle radici' ha quindi origini lontane, qui inizia con il Grand Tour da alcuni Paesi nordeuropei, e prosegue con il 'ritorno' dei militari degli oriundi di stanza in Italia durante la Seconda guerra mondiale, le visite dei discendenti, i viaggi nel cinema, nelle serie televisive e nella letteratura per concludersi con le visits home degli esponenti delle cosiddette nuove mobilità.