Nel testo la classicità, i classici e i classicisti diventano protagonisti della riflessione pedagogica tesa a dare voce agli uomini, professori di ginnasio nel lontano Sud d'Italia che, come Placido Cerri e Filippo Morgante, hanno rappresentato in maniera emblematica la scuola e la cultura classica e hanno testimoniato con passione il ruolo vitale della saggezza degli antichi come lascito formativo, prezioso oggi più che mai, per oltrepassare le derive del tempo presente.