I Treni della Memoria attraversano l'Europa dall'inizio del nuovo secolo per condurre soprattutto gli studenti nei luoghi della deportazione e dello sterminio nazisti. Inscritti nel più ampio fenomeno dei viaggi della memoria, che fin dal dopoguerra hanno portato in quei luoghi i superstiti e coloro che volevano conoscere e vedere, i Treni della Memoria sono mezzi e a un tempo laboratori sui quali giovani ed educatori vivono una parte di un percorso educativo che si alimenta di una lunga formazione precedente, di una conoscenza e immersione nei luoghi, e si completa nel ritorno e nella restituzione della loro esperienza. In questo libro corale si intrecciano e dialogano voci molto diverse: studiosi, ricercatori, operatori, educatori si confrontano con il significato e il ruolo che i viaggi della memoria hanno avuto e hanno nella formazione della memoria pubblica. È però anche il racconto delle singole esperienze nate e sviluppate a Fossoli, Milano, Brescia, Firenze, Torino. Dai loro tratti comuni e dalle loro specificità, emerge una pluralità di storie e di punti di vista che sembrano sottolineare l'urgenza di rendere sempre più visibile e ricca la topografia della memoria europea del Novecento.