Concentrandosi sul passaggio dal fascismo alla prima fase della vita repubblicana italiana, il volume affronta uno snodo di fondamentale importanza per gli studi contemporaneistici, scandagliando i meccanismi che hanno permeato dal profondo anche la storia delle università nel XX secolo. I diversi saggi analizzano le spinte verso la democratizzazione e le continuità istituzionali e culturali nella transizione dal regime al dopoguerra, utilizzando le lenti delle epurazioni del personale docente universitario, del ruolo giocato dall'amministrazione alleata e dai diversi attori politici nel rinnovamento del Paese, della collocazione degli accademici italiani all'estero e del complesso dibattito e iter per l'istituzione di un percorso specifico di formazione alla carriera accademica.