Il 25 luglio 1943 Vittorio Emanuele III revocò Benito Mussolini da Capo del governo e lo sostituì con Pietro Badoglio, smantellò il regime fascista e avviò le trattative di resa dell'Italia, sottoscritta il 3 settembre. In circostanze drammatiche per tutti gli italiani, con il trasferimento della Famiglia Reale e del governo da Roma a Brindisi, il Re assicurò la continuità dello Stato, riconosciuto dalle Nazioni Unite, mentre dell'8 settembre in Roma e altre città reparti dell'Esercito già combattevano contro l'occupazione germanica. Prelevato dai tedeschi il 12 settembre a Campo Imperatore, il 23 seguente Mussolini costituì la Repubblica sociale italiana sotto tutela della Germania di Hitler. Il 13 ottobre il Regno d'Italia dichiarò guerra alla Germania e fu accolto dalle Nazioni Unite quale cobelligerante. Iniziò la riscossa mentre nel territorio occupato si costituivano le prime formazioni di partigiani.