In Occidente tanto si è detto, ma poco o nulla compreso, delle crisi che insanguinano il Medio Oriente e scuotono il Mediterraneo: crollo di regimi, guerre più o meno dimenticate a seconda della convenienza, terrorismo, hanno risvegliato paure e legittimato interventi militari condotti in nome di una supposta superiorità morale. Peccato si siano risolti tutti in disastri grondanti sangue, come gli ipocriti tentativi di state building secondo i canoni occidentali. Dietro al supposto scontro di civiltà, c'era la voglia di rovesciare governi scomodi per sostituirli con altri funzionali; le tanto osannate primavere arabe sono state effimere vetrine costruite dal mainstream mediatico occidentale. In tutto il Medio Oriente i popoli volevano ribellarsi all'oppressione, ma con una differenza: dove sono stati strumenti altrui (Tunisia, Libia, Egitto, etc.) tutto è cambiato per non cambiare nulla; dove hanno intrapreso la via del Risveglio Islamico, la propria, le rivoluzioni sono proseguite malgrado gli attacchi cui sono state oggetto (Yemen, Bahrein) nell'indifferenza generale. Questa è la loro storia.