Il 2 giugno 1946 segnò l'avvio del processo di costruzione del nuovo Stato democratico, e fu anche per le donne un evento decisivo nel cammino lungo e difficile di emancipazione dalla condizione di inferiorità sociale e giuridica in cui erano relegate. È una storia che parte da lontano: passando per il dibattito parlamentare dell'800, la Lega promotrice degli interessi femminili e il comitato pro-suffragio. Una storia che attraversa il fascismo e la guerra, per arrivare all'Assemblea Costituente, alla grande affluenza alle urne, alla cacciata del re, ai tentativi di golpe monarchici, all'inizio finalmente di una nuova vita. A sessant'anni dalla nascita della Costituzione, le donne spezzine testimoni dell'epoca ricordano le condizioni di vita di allora, le lotte per l'accesso al lavoro e per la difesa di quel diritto, le difficoltà quotidiane della vita sotto le bombe, la scelta della Resistenza, la rabbia verso la monarchia. Lasciandoci un messaggio di fiducia e speranza che cominciò con quel primo voto. Il libro è introdotto da Giglia Tedesco ed illustrato da 130 tra fotografie e documenti, da archivi pubblici e privati, dall'800, fino agli anni '60 del '900