Il 19 luglio del 1979, i sandinisti entrano a Managua. Il tiranno, Tacho Somoza, el malo, era fuggito due giorni prima. Fu l'ultima, impensabile Rivoluzione del '900: nel Centroamerica, un movimento armato conquistò la libertà in un paese considerato "terra privata" degli Stati Uniti. Fu la Rivoluzione dei poeti. Si dice che in Nicaragua todos son poetas. Qui i poeti hanno sparato, hanno ucciso, sono stati uccisi e hanno fatto parte del primo governo rivoluzionario. Andrea Semplici nel 1980 va in Nicaragua per vedere la Rivoluzione e continua a tornare per raccontare una storia fatta di lacrime e risate, di fallimento e di trionfo, ma soprattutto per farei conti con se stesso. La Rivoluzione perduta dei poeti contiene molti libri in sé e ognuno vive di poesia. "A chi vuoi che importi qual che succede in Nicaragua? A me. A me importa." Prefazione di Gioconda Belli.