Tra storia e antropologia, esame storiografico e intuizioni psicoanalitiche, Poietiche nazionaliste si misura col tentativo di fissare una genealogia intellettuale dell'immaginario nazionalista giuliano inscritto nei testi che, nell'arco di quasi un secolo, sono stati dedicati alla ricostruzione del passato di Trieste, città dove, come si afferma, tre civiltà si sono incontrate, molecolarmente influenzate e ferocemente combattute. Dal confronto serrato col narcisismo nazionalista, nodi interpretativi classici degli studi come il rapporto reale e immaginato dei giuliani con la primigenia latinità della Roma imperiale, l'edulcorato dualismo Trieste/Venezia, le valutazioni riservate all'azione dei governanti asburgici fondatori della città moderna, nonché il paranoico e ossessivo anti-slavismo, si mostrano sotto una luce inattesa, incalzando i lettori a sviluppare attitudini scettiche e costruttive al cospetto delle discorsività storiografiche (di autori noti e meno noti) dirette a narrarci qualcosa di noi e degli altri.