Questo saggio storico nasce da una "emergenza monumentale" inerente il territorio del ternano. È un'approfondita ricerca sul Lebbrosario di San Bartolomeo ubicato lungo la strada tra Narni Scalo e San Gemini che fu prezioso riferimento nel '400 anche per i lebbrosi rientranti dalle Crociate. L'autore prende spunto dagli ecomusei francesi quali luoghi di conservazione di frammenti di storia locale come idea di preservazione di tratti caratteristici del territorio e ne auspica il restauro conservativo. L'obiettivo è quello di mantenerne la memoria ed il segno della sua esistenza affinché chiunque, colpito da questo racconto, da questa favola, potrà passare di là e dire: "guarda un po' qui venivano curati i lebbrosi" e forse avrà voglia di sentire raccontata una storia di uomini, di donne e di cavalieri. Ogni storia, seppur piccola, ha agganci enormi ed innumerevoli con quello che le accade intorno e i documenti, le carte di archivio, i monumenti sono ciò da cui si possono bere sorsate del passato.