All'indomani dello sfondamento della Linea Gotica, ultimo baluardo tedesco a protezione del Nord Italia, gli Americani scelsero la Valle del Santerno per la penetrazione nella Pianura Padana. Era il settembre del 1944 quando i mitici Blue Devils intrapresero la delicata discesa verso Imola; i loro reparti, addestrati in tutta fretta per la guerra in montagna, incontrarono un'insospettata resistenza delle truppe della ehrmacht, ben appostate sui crinali e ancora tenacemente determinate a rallentarne l'avanzata. In circa due settimane i battaglioni a stelle e strisce raggiunsero Castel del Rio, liberato il 27; quello stesso giorno altri reparti, impegnati sulle colline, conquistarono Monte Battaglia; era solo il primo di una terribile serie di scontri, protrattisi fino a metà di ottobre, per il possesso di quella che non avrebbe tardato a rivelarsi come una semplice prospettiva panoramica sull'area imolese, priva di alcuna effettiva valenza strategica. Intanto le truppe, prima americane e poi inglesi, si acquartierarono nel centro valligiano: la piccola comunità - poche centinaia di abitanti, poche decine di case - divenne così l'alloggio della testa d'ariete dell'avanzata.