Il tardo VIII secolo a.C. fu testimone, nel Vicino Oriente, della crescita politica e militare di due grandi entità statali, l'Egitto e l'Assiria. Il coinvolgimento di entrambe nel Levante avrebbe portato alloro scontro fisico, culminato, almeno temporaneamente, con l'invasione dell'Egitto da parte delle forze assire. Ma a differenza di tutti gli altri conquistatori stranieri Hyksos, libici, nubiani, persiani, macedoni e romani - che si presentarono come faraoni, fondando proprie dinastie e con i loro nomi scritti nei cartigli reali -, gli assiri, preoccupati di salvaguardare i propri interessi commerciali nel Levante, invasero l'Egitto con l'intento precipuo di mettere fine al controllo nubiano su di esso e non per occupare la Valle del Nilo per sé stessi. Il libro cerca di ricostruire la storia di questo affascinante periodo storico, attingendo alle fonti antiche, in particolare alle ricche descrizioni annalistiche dei sovrani assiri, ma anche alle scarne informazioni lasciateci dai "faraoni neri" e anche alle notizie desumibili dalla Bibbia. A complemento, viene fornito pure il testo cuneiforme, con relativa traslitterazione, trascrizione e traduzione, delle spedizioni di Assurbanipal contro l'Egitto, e il testo geroglifico, con traslitterazione e traduzione, della "Stele del Sogno" di Tanutamon.