Questa lunga testimonianza di Albert sull'Istria, non poteva che essere collocata nella nostra collana di storia perché più che un racconto, è memoria, e documento di un particolare periodo di storia ancora poco conosciuto, o marginalmente conosciuto per ragioni politiche di parte. Albert qui narra il vissuto, i ricordi personali e azzarda anche dei giudizi politici e storici ma non per fare una lezione di storia ma una lezione di vita. Ci narra della sua patria l'Istria questa sconosciuta e che Albert dice pure che non c'è, perché per varie vicende la sua anima e la sua popolazione sono state quasi azzerate. Aveva resistito per secoli e unica fra le "nazioni" aveva trovato nei secoli il miglior modo di convivere tra lingue e popoli diversi senza che l'uno sopraffacesse l'altro. Ma poi dopo la prima guerra mondiale il nazional-socialismo ha dapprima tentato di italianizzarla, non riuscendovi, e poi la seconda guerra mondiale che doveva liberarla, l'ha fatta quasi scomparire, provocando l'esodo di migliaia di istriani in Italia e nel mondo, a causa del nazionalismo sciovinista jugoslavo croato...