Il testo ricostruisce la vicenda pedagogica di Domenico Beraldi, chiamato Don Mimì, maestro elementare calabrese che fu un precursore inconsapevole della scuola democratica del Novecento e di teorie educative di pedagogisti come John Dewey, Jerome Bruner, Maria Montessori o Don Milani, prima che il loro pensiero si affermasse in Europa. Un maestro illuminato capace di decifrare i multiformi segnali della società del suo tempo e del futuro che, nella sua piccola scuola elementare di Caloveto, si attivò nell'attuazione di una strategia didattica incentrata sulla centralità dello studente e sulla personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Il volume, diretto prioritariamente agli operatori scolastici, è un importante strumento di riflessione sull'identikit professionale del buon formatore capace di rendere la scuola luogo vitale di cultura e formazione.