Uno degli eventi più traumatici nella storia del nostro paese è riletto qui non come un complotto politico-criminale ma come «tragedia» morale e drammatico passaggio politico. Il libro ricostruisce il modo in cui governo e partiti affrontarono i dilemmi posti dal sequestro Moro: le alternative della trattativa e della fermezza, il rapporto con le Brigate rosse, la ricerca di possibili mediazioni, il ruolo della Chiesa, i rapporti fra maggioranza e opposizione. Ricollocata nel quadro dell'evoluzione politica italiana, la vicenda segna il punto di massimo avvicinamento del Pci alla Dc e il principio della fine per la stagione del terrorismo.