L'Andrea Doria rappresentava uno dei più prestigiosi transatlantici della Marina Mercantile Italiana, la quale cercava di riassumere il proprio prestigio dopo il secondo conflitto mondiale. Il 25 Luglio 1955, all'altezza delle coste del Nantucket, diretta a New York, l'Andrea Doria venne in collisione con il transatlantico Stockholm, armato dalla compagnia di navigazione Swedish-American Line. Quarantasei passeggeri decedettero al momento della collisione, insieme a sei marinai dello Stockholm. Dopo undici ore l'Andrea Doria affondò. Poi, dopo il sinistro, il processo si concluse con una conciliazione extragiudiziale. Tanto le parti italiane, quanto quelle svedesi si accusarono reciprocamente. La Swedish-American Line subì in tutto danni per circa due milioni di dollari, metà per le riparazioni e metà per l'impossibilità di impiegare ancora a lungo lo Stockholm. La Società Italia Navigazione ebbe danni per oltre trenta milioni di dollari. Il presente libro si articola in cinque capitoli: la Società Navigazione Italia e il transatlantico Andrea Doria; la collisione; il processo; navi che intervennero in soccorso dei naufraghi dell'Andrea Doria; immersioni sul relitto dell'Andrea Doria. Il Laconia era transatlantico varato bel 1922 ed appartenente alla compagnia di navigazione Cunard White Star Line della stazza lorda di 19.625grt. Era comandato dal capitano Rudolf Sharp. Durante il secondo conflitto mondiale venne trasformata dagli inglesi in una nave mercantile armata per il trasporto di truppe. La notte del 12 settembre del 1942, il Laconia fu intercettato e silurato dal tesesco U-Boot 156 al largo delle coste africane, in pieno Oceano Atlantico. Il presente libro si compone di tre capitoli, nei quali ci intratteniamo sui seguenti argomenti: il naufragio; il recupero dei naufraghi; caratteristiche tecniche principali dei mezzi navali che a diverso titolo furono coinvolti nell'affondamento del Laconia.