Complice la sua fama, molto si è scritto su Taormina, e numerosi sono i libri a tema storico dedicati a essa; ma la quasi totalità di questi è di segno prettamente erudito e carattere estremamente generale. In modo particolare, assai trascurate sono le vicende taorminesi d'Età moderna, periodo storico considerato tutt'al più come un intervallo buio tra i fasti dell'antichità e il lustro della località turistica mondiale. La ricerca rappresenta un esempio di "microstoria" fondato sulla riconsiderazione della storia quantitativa - demografica in particolare - come filtro per la storia sociale e per lo studio della cultura materiale. I dati emersi, basati prevalentemente sull'analisi dei "Riveli di beni e anime" e dei registri parrocchiali, costituiscono una trama che nel suo complesso permette di mettere a fuoco la città di Taormina tra l'ultimo venticinquennio del Seicento e la metà del secolo successivo; dunque, un secolo prima dell'avvio della sua trasformazione in centro turistico internazionale. Prefazione di Salvatore Bottari.