Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1928) è uno dei grandi protagonisti a livello europeo del tramonto dell'arte dell'ancien régime e della faticosa nascita di quella della modernità. Goya vive in prima persona i travagli, le violenze e l'intensa stagione delle rivoluzioni politiche, sociali e culturali dell'età napoleonica e della successiva restaurazione. La monografia di Stefano Zuffi, autorevole studioso dell'arte moderna, ne ripercorre la traiettoria esistenziale e artistica, attraverso un ampio corredo iconografico, che offre al lettore le riproduzioni in grande formato dei maggiori capolavori del maestro, dalle pitture giovanili dai colori chiari e luminosi ai celeberrimi e spietati ritratti degli ultimi monarchi spagnoli della casa di Borbone, immergendosi poi nelle drammatiche e violente scene belliche a cavallo del passaggio tra '700 '800 - il ciclo dei Disastri della guerra e le opere sulle rivoluzioni antifrancesi del popolo di Madrid del 1808- fino alle Pitture nere del 1819-1823, realizzate alla Quinta del Sordo, la casa alla periferia di Madrid dove visse gli ultimi anni, ormai anziano e malato, da recluso. Il volume e le illustrazioni danno giusto spazio anche all'importantissima produzione grafica, con alcuni esemplari sia delle famose incisioni - tecnica in cui l'artista era maestro - sia degli altrettanto celebri Capricci.