La distruzione nel 2001 dei Buddha di Bamyan da parte dei talebani ha rafforzato in Occidente il pregiudizio secondo il quale l'Islam sarebbe una civiltà ostile all'immagine. Ma esiste davvero una questione dell'immagine nel mondo arabo? La rappresentazione figurativa, per quanto storicamente bandita dal culto e dai luoghi di preghiera musulmani, di fatto è sempre esistita sotto molteplici forme e, a partire dal XIX secolo, ha conosciuto una proliferazione legata in particolare alla diffusione dei nuovi media. Al giorno d'oggi, una vera e propria infatuazione nei confronti dell'immagine pervade sia la sfera pubblica sia quella privata, suscitando interrogativi e discussioni tra le autorità religiose musulmane. Il libro tratteggia un percorso storico della figurazione nel mondo arabo a partire dall'VIII secolo fino alle espressioni contemporanee (manifesti pubblicitari, cinema e TV) e tenta di rispondere al quesito iniziale, fondamentale per comprendere i cambiamenti in corso nella società islamica.