In greco antico, la parola éidola significa 'idolo, fantasma, simulacro' e viene usata da Platone nella Repubblica, per il mito della caverna. Éidola è una ricognizione sulla ricerca dell'arte visuale nei mondi immateriali attraverso i testi di Massimo Sgroi e le oltre quaranta opere a colori di Damiano Errico. Indaga la trasformazione del pensiero estetico, filosofico e sociologico in seguito all'ibridazione fra la vita reale e i mondi elettronici, con particolare riferimento alle nuove frontiere della realtà virtuale, dell'intelligenza artificiale e del metaverso. Introduzione di Silvia Marzoli; Postfazione di Miltos Manetas.