Renata Bonfanti è una designer italiana tra le più importanti nella storia del textile design. La sua vita professionale è stata costellata da premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Compasso d'Oro nel 1962 per l'insieme di tutta la sua produzione. Dopo un rapporto epistolare con la Bonfanti, l'autrice del libro si reca a Bassano del Grappa per conoscerla personalmente e sviluppare un progetto fotografico ispirato al suo lavoro. Realizzato come racconto in parole e immagini, esso riguarda gli studi della Bonfanti, i rapporti di lavoro con le personalità più importanti del design italiano, le amicizie e persone a lei care, la sua casa intessuta di ricordi, lo straordinario Laboratorio a Mussolente. Scrive Domitilla Dardi nel saggio introduttivo: "La tessitura per lei non è abbellimento dell'architettura o arredo, ma materia da costruzione degli spazi, elemento complementare alle strutture. Non a caso le sue opere saranno in dialogo con interni disegnati da Mangiarotti, Frattini, Ponti, come parti integrali di quelle visioni progettuali."