Alla fine degli anni Cinquanta, si moltiplicano le contaminazioni tra fumetto e divi del cinema e della neonata televisione, grazie al crogiolo comune del fotoromanzo, un'invenzione tutta italiana. Il 26 giugno 1946, esce in edicola il primo numero di Grand Hotel della Casa Editrice Universo e il fenomeno "fotoromanzo" esplode grazie a storie d'amore indirizzate a un pubblico di adulti, realizzate a mezzatinta con disegno realistico e con i volti dei protagonisti ricalcati su quelli dei divi del momento, da Silvana Mangano ad Amedeo Nazzari. Escono 3830 numeri in 74 anni. Molti gli illustratori che vi collaborano, tra questi Rino Albertarelli, Rino Ferrari, Walter Molino, Mario Tempesti, Carlo Jacono, Pino Dangelico, Giovanni Gaeta e Giorgio Tabet. Le copertine illustrate che quasi sempre raffigurano una coppia di innamorati, sono affidate ai pennelli di Walter Molino, di Giulio Bertoletti e Aldo Torchio. Nel 1950 incominciano a essere pubblicati i primi fotoromanzi, mentre i racconti a fumetti realizzati a mezzatinta appaiono fino al n. 1228 del 1 gennaio 1970. Un settimanale che ha fatto sognare tre generazioni di ragazze e donne di ogni età. Questo saggio è il primo in assoluto ad essere dedicato a questa leggendaria rivista.