Salvador Dalì (1904-89) non è solo uno dei più famosi artisti del Novecento, ma anche una celebrità, una vera star popolare: il suo volto dagli occhi spiritati e i baffi all'insù è noto a tutti, anche a chi non abbia mai varcato le porte di un museo. La monografia di Francesco Poli, uno dei maggiori studiosi italiani di arte moderna e contemporanea, ne ripercorre l'inimitabile traiettoria esistenziale e artistica, nella quale stravaganze ed eccessi sono funzionali alla costruzione della sua più grande opera: il personaggio Dalì. Attraverso un ampio corredo iconografico, il volume offre al lettore le riproduzioni in grande formato dei maggiori capolavori del maestro. Il più grande artista spagnolo del '900 con Picasso, catalano di nascita, ha creato uno stile inconfondibile, basato su una maestria tecnica eccezionale che, a partire da una virtuosistica resa illusionistica, gli permette di dare corpo a visioni cariche di mistero e intrise di simbolismo, come testimonia anche il suo legame, vitale e contrastato, con il Surrealismo, nell'ambito del quale si colloca la collaborazione alla sceneggiatura del capolavoro del cinema surrealista "Un chien andalou" dell'amico Luis Bunuel.