«I Diari di Lisa sono racconti sonori, costruiscono un suono che dà colore alle cose del mondo, si dispiegano come spartiti incompleti stesi con l'urgenza di stabilire una comunicazione con gli altri al di fuori di sé. La musica pervade e penetra le pagine legando le immagini e le parole come un flusso vitale, emerge e scompare nei disegni, si contrae e si ridefinisce nei volti della serie dedicata ai compositori, negli strumenti informi, fino ad evocare paesaggi sommersi e i luoghi del suo peregrinare» (Simone Gobbo).