Francesco Piranesi (Roma, 4 aprile 1758 - Parigi, 23 gennaio 1810), figlio del grande incisore e «architetto veneziano» Giovan Battista, fu antiquario, archeologo, incisore, mercante d'arte, titolare di una bottega di calcografia e restauro, stampatore, collezionista, agente d'antichità per la Svezia, spia, politico militante, commissario della contabilità nella Repubblica napoleonica, professore, giornalista, poligrafo, divulgatore, estetologo..., una indefessa quantità di impegni che testimoniano - pur nell'alternanza delle scelte dettate da passioni, opportunismi e situazioni storiche - la sua versatilità e il suo spirito colto, appassionato e mai incline a fermarsi. In questo libro è ricostruita la sua intera vita, dall'apprendistato in bottega all'esilio a Parigi, anche nei rapporti con i familiari e con il Veneto, che più volte torna nel corso della sua esistenza.