"Fu ad una cena del Paiolo, antica compagnia di artisti fiorentini di cui anch'io, autore di questo libello, faccio parte che ebbi l'occasione di conoscerlo. Si presentò così: "Permette, pittore per vocazione e per necessità". Mi rimase subito simpatico. Ma chi era costui? Si trattava di Calamandrei, noto nel mondo artistico fiorentino per la sua fama di disegnatore e pittore, ma soprattutto per essere, pare, uno dei migliori falsari in circolazione. La cosa mi incuriosì molto e volli conoscerlo meglio. Seppi ad esempio che, oltre all'arte, aveva amato tanto le donne, per questo i suoi amici gli avevano affibbiato il nomignolo di Calamandrillo".Dopo aver ripercorso in modo assai spedito le tappe più importanti della vita di Luigi Calamandrei, Listri ci racconta simpatici aneddoti, importanti commissioni e le diverse arti praticate dal poliedrico personaggio: il disegno, la pittura, l'affresco, fino alla realizzazione di curiosi manufatti e teatrini.