Nel volume, corredato da un corposo apparato fotografico a colori, vengono prese in esame le testimonianze pittoriche del Trecento in Sardegna, valorizzandone aspetti fino ad ora poco noti, a partire dai dipinti su tavola ai quali è dedicata particolare attenzione. Tra questi spicca la pala di Ottana, nota per l'effige di Mariano d'Arborea, allora non ancora giudice, accanto a una serie di testi pittorici sostanzialmente inediti, come la cuspide con Crocifissione (Ardara, Sassari), il trittico dei Libri, custodito al Mus'a di Sassari, o la Madonna del Bosco sempre a Sassari, sull'altare maggiore del Duomo. Meglio conosciuti sono i cicli pittorici monumentali, grazie ai quali è possibile precisare il quadro storico-artistico della Sardegna trecentesca in relazione al contesto culturale mediterraneo: Nostra Signora de Sos Regnos Altos (Bosa, Oristano), di San Pantaleo (Dolianova, Sud Sardegna), di Santa Chiara (Oristano), di Sant'Antonio abate (Orosei, Nuoro), di San Lorenzo (Silanus, Nuoro). Attraverso nuove chiavi di lettura e piste di ricerca l'autrice contribuisce alla ricostruzione della vivace temperie culturale del XIV secolo nell'isola.