Volume riccamente illustrato da oltre novanta immagini di mosaici astratti dal tempo e incastonati fra scampoli di tessuti, da cui emerge un'affinità tecnica che ha come comun denominatore l'armonia delle declinazioni cromatiche e compositive. La forza rievocativa della sequenza di visioni fuggevoli sublimate dall'arbitrio degli accostamenti fra i "tappeti di pietra" e il moderno design dei tessuti d'interni di Paola Lenti, svela un universo di relazioni reciproche emozionali e materiche, arricchendosi nel sottofondo di suggestioni letterarie. Tra passato e presente, "I giochi delle Muse" testimoniano un'inventiva artistica in grado di cogliere il "senso eterno e ineffabile degli esseri e delle cose". L'etimologia del termine "musivo", sinonimo di mosaico, ha origine dall'ispirazione artistica presieduta dalla Muse. I loro giochi sono il fil rouge di un onirico labirinto di specchi in cui si moltiplicano all'infinito "trame e orditi" che rievocano l'antica tecnica musiva con l'eclettismo dei suoi schemi e delle sue assonanze cromatiche. Una manualità di matematica precisione che, in una complementare analogia di rapporti e proporzioni variabili, è adottata anche per selezionare i fili di un telaio da cui scaturisce un caleidoscopico campionario di tessiture. L'antologia di testi, a corredo del significato sotteso alle novanta immagini di mosaici antichi e moderni del volume - ciascuna di forte impatto visivo - instaura un dialogo senza tempo fra artigianato e industria che svela il retaggio di una secolare tradizione "manuale" quale imperitura e inesauribile linfa del Made in Italy.