I depositi del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia conservano numerose sculture medievali non fruibili al pubblico, che tuttavia costituiscono una testimonianza fondamentale della vasta produzione lapidea sviluppatasi nel centro del Patriarcato tra VII e XIV secolo. Questo libro esamina e presenta i reperti più significativi, oggi in massima parte frammentari. Le opere sono discusse individualmente nelle schede del catalogo, accompagnate da immagini e da restituzioni grafiche che reintegrano idealmente i frammenti, e ricompongono visivamente i complessi smembrati e gli arredi liturgici (recinzioni presbiteriali e cibori) a cui le sculture appartenevano in origine. Ne esce un mosaico denso e sfaccettato, che arricchisce ulteriormente l'orizzonte finora delineato dagli studi della cultura figurativa di Aquileia. Il catalogo è introdotto da due capitoli storico-critici che situano i rilievi in un più vasto contesto di riferimenti, e li pongono in relazione al tessuto culturale in cui essi furono prodotti, fruiti, riutilizzati, e infine raccolti in collezioni diverse nel corso dei secoli.