La storia dell'arte è una storia di corpi ed è con questa chiave che la racconta Tomaso Montanari, seguendo la traccia degli esclusi, degli sconfitti, dei vinti in contrapposizione ai vincitori. Si va dai dipinti di Giotto a quelli di Ambrogio Lorenzetti, dalle opere di Donatello e Masaccio fino a Michelangelo; dal discusso monumento dei Quattro Mori di fine Cinquecento, tuttora simbolo di Livorno, ai capolavori di Caravaggio e di Lorenzo Bernini; dalla rappresentazione di uomini e donne non europei nell'arte dell'Illuminismo fino ai corpi proletari del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo e al corpo martoriato dello statista Dc Aldo Moro monumentalizzato da William Kentridge: un cammino inedito, uno sguardo curioso e nuovo che cuce insieme epoche, stili, pensieri diversi col filo rosso di un'idea. Un percorso che aiuta a leggere il nostro passato ma anche il drammatico presente dei più deboli, della guerra e delle sue vittime.