Primo saggio monografico sul pittore del Barocco napoletano Andrea De Leone, corredato di un ampio catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni. Il libro ne analizza la camaleontica personalità artistica non solo quale specialista di battaglie allievo di Aniello Falcone, ma anche nel meno noto ruolo di frescante e nel confronto con l'ambiente romano durante il papato di Urbano VIII Barberini (1623-1644) e Innocenzo X Pamphilij (1644-1655). Nato a Napoli, Andrea De Leone si forma accanto ad Aniello Falcone e ai giovani Salvator Rosa e Micco Spadaro, ma intesse un dialogo serrato anche con artisti attivi a Roma tra il 1630 e il 1650, personalità del calibro di Giovanni Benedetto Castiglione, Nicolas Poussin, Pietro Testa e Andrea Sacchi, e accanto a loro è protagonista della diffusione di un gusto neoveneto, classicista e antiquario tra le due capitali. L'elaborazione di una cifra molto personale gli consente di entrare nel novero dei pittori italiani chiamati dal re di Spagna Filippo IV a decorare la Villa del Buen Retiro a Madrid e di godere a Napoli di una lunga e intensa carriera.