Una vera e propria folgorazione colse i messinesi all'arrivo di Giovan Angelo Montorsoli, scultore e architetto toscano, discepolo di Michelangelo, che visse e operò per ben dieci anni nella città dello Stretto. Per Messina realizzò alcuni dei suoi capolavori, tra cui la Fontana del Nettuno, la Fontana di Orione e l'Apostolato del duomo, opere tuttora ammirate, portando con sé la lezione del Maestro. Il volume, nel ripercorrere la produzione artistica del Montorsoli, affronta infatti questioni cruciali come l'influsso del linguaggio michelangiolesco, l'apporto offerto all'arte isolana mediante l'immissione di nuove tipologie scultoree e le dinamiche dei rapporti con gli altri artisti e con la committenza.