Artista italiano internazionalmente riconosciuto, Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) si distingue per il suo approccio aperto e permeabile all'arte e per le sue pratiche che coinvolgono occhio e mente, percezione visiva e processi cognitivi. A partire dalla metà degli anni '60, Nannucci esplora la complessa relazione tra arte visiva, linguaggio, spazio interno e contesto urbano, concentrandosi su temi di grande rilevanza sociale, e crea il suo personale corpus di opere traendo ispirazione dai paradigmi linguistici e concettuali. Alla ricerca delle risposte che l'arte può dare a un mondo in continuo mutamento, Nannucci ha sviluppato una pratica artistica interdisciplinare che inaugura una nuova modalità olistica di fare e guardare l'arte, con riferimento ai segni linguistici, al colore e alle strutture spaziali. Dagli anni '60 a oggi, Nannucci ha usato una grande varietà di media: neon, fotografia, video, suono, libri d'artista, multipli ed edizioni.