Reso celebre dall'accusa di stupro nei confronti di Artemisia Gentileschi, Agostino Tassi è stato un eccezionale pittore di paesaggi, architetture e scenografie, uno dei migliori della Roma della prima metà del Seicento. Maestro di generazioni di artisti italiani e nordici e grande imprenditore dell'arte, Tassi era un tipo spregiudicato, frequentatore di cortigiane e prostitute, penalizzato da continui processi spesso pretestuosi. Il libro è scritto come un romanzo, ambientato nel contesto storico in cui il protagonista è vissuto: ma i fatti sono reali, ripresi da documenti del tempo, epistolari e carte d'archivio.